20/02/11

...come una fenice, dalle ceneri...

Come una fenice, il progetto spigo è risorto dalle ceneri.
Il vecchio Spigo con le sue luci stanche (il titolo del vecchio album) non esiste più. Un pezzetto alla volta, come un puzzle, nuove luci si sono cercate, trovate e unite a formare quello che ora è per me uno dei progetti più belli ed intensi a cui abbia mai partecipato.
Non parlerò del vecchio Spigo, anche perchè non ne facevo parte. Parlerò, invece di come questo progetto si sta insinuando nelle nostre vite di "nuoveluci" e di come ci stia mettendo radici... e che radici!
Quando il buon vecchio (si fa per dire) S. mi ha chiamata per rendermi partecipe delle sue nuove idee, mi sono sentita onorata. Un ascolto veloce alle bozze e subito ho capito che c'era tanto da cui poter trarre ispirazione e tanto da plasmare per far uscire dei pezzi di tutto rispetto. in realtà il lavoro è stato più facile del previsto dato che le canzoni erano praticamente già fatte: partorite e nate con un significato ben preciso. già con il loro bel caratterino. sono bastate delle smussatine di qua, qualche nota in più di là...
Ho amato fin da subito il modo diretto ma mai scontato di scrivere di S. Era (ed è tutt'ora) capace di trasmetter con poche parole un'emozione e tante immagini. E' stato quasi per gioco che ho proposto, come batterista, un amico. Ma abitava distante... mai avrei pensato che i due avessero accettato di provare insieme. D. per la distanza, S. perchè si sarebbe dovuto fidare di me. non che lui non abbia fiducia nel mio giudizio... ma so con certezza quanto esigente può essere, soprattutto verso la sua musica.
Con mia sorpresa (ma neanche tanta) è stato amore a primo ascolto tra i due: avevamo il nostro addetto alla macchina del tempo!
Dopo le prime prove e le prime incertezze è arrivato D. stavolta voluto da S. E qui le perplessità sono state le mie. Ma la fiducia nell'intuito di S. ha avuto la meglio e mi sono resa conto col passare del tempo che c'era lo spirito giusto in quel chitarrista! Il gruppo è stato così formato. Abbiamo cominciato a lavorare insieme ai pezzi di S. e si è capito subito che c'era intesa tra di noi.
Ma qualcosa mancava... volevamo dare ai pezzi un'aria più eterea e meno aggressiva rispetto a quelli dell'album precedente. Volevamo sembrare quasi un'acustico. Ci voleva un pianoforte.
Non so da dove sia spuntata fuori.... forse da sotto un cavolo, come le fate! credo fosse amica di un amico di Simone, ma... eccola! F. è arrivata con i suoi 19 anni ed un diploma di conservatorio praticamente in tasca, ad allietare le nostre orecchie con i suoi tasti. Tutti eh?! sia i bianche che i neri :)
Una ventata di aria fresca.
La cosa che mi rende ancor più felice del trovarmi in questo gruppo è l'aspetto umano. Quando sono in quella stanza a suonare con i miei nuovi e vecchi amici, mi sento al posto giusto e nel momento giusto. E' una sensazione troppo strana per poterla descrivere, ma una cosa è certa: non cambierei un solo elemento di questa band e soprattutto posso dirmi orgogliosa di farne parte.
Così sono nati "Spigo e le Nuoveluci".

M., D., D., S.. Manca F., ma non mancheranno occasioni per fare altre foto...
...presto.

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