29/11/11

Dio ha Paura


Dio ha paura
Dio ha paura dell’amore
Dio ha paura di noi
Dio ha paura di te e di me
Perché noi siamo il divenire
Siamo il sole sopra la nebbia
Perché noi siamo la mattina
Dopo e sempre ogni notte

Dio ha paura
Dio ha paura del dubbio
Perché solo chi non teme
di cambiare idea
Può essere migliore
E Dio non può essere
migliore di quello che è

Dio ha paura
Dio ha paura di chi è nato ai confini
Perché non sentendosi di nessuno
Trova conforto dentro se stesso
E  a questo punto
Come spesso succede
Non ha certo bisogno
Di altri padroni di casa


19/10/11

I Due Corvi



Il vecchio era paonazzo in viso, seduto sotto al portico dell’osteria  Due Corvi  stringeva in mano il calice di vino bianco e raccontava al compare più giovane il pomeriggio trascorso. Non si capiva bene chi dei due fosse più sbronzo, forse il più giovane che a giudicare da come fumava e dai silenzi  era chiaramente più segnato.
Te lo dico io com’è!  Fanno Schifo. Ecco cosa . Schifo….Li ho visti bene oggi seduti  al monumento di  San Clemente ,con tutte quelle piccole scimmie attorno, non si fermano mai,come animali ,muoiono di fame ma riempiono comunque le nostre strade,le piazze ,i bar… un giorno saremo sommersi  da questa gente…
Mi dai d’accendere?
Si ecco, ma comunque  fanno schifo, e il prete gli dà le case per vivere , e li tiene dentro  gratis, e noi siamo gli ultimi e ci trattano come cani bastardi.  Cani Bastardi. Preti  Bastardi.
Un ‘altro giro? Che vuoi tu? Come prima?
Lo stesso di prima va bene...ma vado a pisciare.
Prima di alzarsi tracannò il mezzo calice rimasto e aspirò profondamente la sigaretta fino al filtro,poi con lentezza si avvicinò alla porta d’entrata ,sfilò davanti al bancone e sparì dietro l’angolo.
Il bancone dell’osteria dava su una finestra  aperta sotto il portico dove i clienti fissi ordinavano  ai baristi direttamente senza entrare dalla porta, così dalla fila di poltrone di legno recuperate in chissà quale cinema e sistemate al lato opposto della finestra il compare più giovane sempre più inghiottito dal vino chiamò:
Maria, Mariaaaa! Porta altri 2 bicchieri di bianco ,come quelli di prima.
Dopo qualche secondo comparve Maria, una bellissima figlia dell’est scappata da casa sua appena in tempo …., gli occhi di ghiaccio tradivano un’intima desolazione,  come chi ne  ha già passate abbastanza.  In ogni caso aveva imparato a fingere  bene,  mostrava sempre un sorriso allegro e cordiale ma con un minimo di attenzione si poteva capire bene che tradiva solo una difesa,estrema come la sua fuga.
Eccomi, arrivo arrivo..altri due? Come Prima? Va bene.
Nel frattempo il vecchio era tornato al suo posto e dopo aver acceso un’altra sigaretta riprese.
Le ho trattate bene io, e in cambio che ho avuto? Niente, solo niente.Mi hanno lasciato solo, se ne sono andate senza voltarsi, la casa vuota mi hanno lasciato e perché?Perchè qualche volta le ho messe in riga? Ho fatto vedere io chi comanda a casa mia. Dovrebbero dire solo grazie, ingrate schifose, serpi in seno…ecco cosa . Solo Serpi in seno.
Maria tornò con un vassoio e due calici di Pinot Grigio e li consegnò ai due, il tramonto investiva di rosso il portico e invitava la sera a condurre, ci fu qualche minuto di silenzio,la rabbia sembrò sparire, il vecchio pensò  alla cucina vuota che avrebbe trovato al ritorno , alle stanze desolate senza luce. Stava meglio lì dov’era,in ostaggio del vino in compagnia di uno  di cui neanche sapeva il nome, ma tutto sommato stava meglio lì.
Alzò il gomito, svuotò il bicchiere e ordinò ancora . Per due.

03/10/11

Un Giorno Buono per...


Non sei abile a schivare i colpi della vita,
sei solo un ingenuo.
Pensavi veramente di avere qualche talento superiore?
Pensavi che te la saresti cavata con poco vero?
Sbagliato! Sbagliato di grosso! Fai ridere.
Aspetti il giorno buono ma il giorno buono non arriva mai
e intanto cominci a svuotare il cuore
e la testa ti si riempie di trappole e fucili scarichi,
corri verso la via d’uscita ma ti accorgi di essere
in una gabbia più grande, più silenziosa e penosa.
Dove siamo? E perché? Perché non siamo gli stessi?  
Io ti credevo.
E’ Semplice, è solo che non si può,
non funziona così e non sappiamo come ma,
in qualche modo ormai siamo qua.
Non hai dormito stanotte,
ne ieri notte e la notte prima e sei stanco e pieno di speranza,
basterebbe un sorriso per farti  tirare il fiato.
 Mi fai dimenticare le attese ,mi fai scordare la strada che avevo segnato,
quella giusta, sempre,
e per quanto ti  concedi vuoi la tua parte,
dopotutto e comunque.
Lo so che farai  le valigie quando meno me lo aspetto  
e resterà  il letto vuoto  la mattina presto,
ti scorderai di essere stata qui,
come la stagione che viene, come chi non ci crede.
Questa è la tua rivincita,presa per un filo e messa al sicuro.
Nessuno ti porterà più via
se non sei tu .

(Il dipinto "La stanza Vuota - Metamorfosi in gatto"  è di Beatrice Roberti. http://www.beatriceroberti.com/)

08/09/11

Dove Abbiamo Sbagliato?



Caro Figlio,
adesso che sei nato voglio dirti cosa la tua mamma e il tuo papà faranno per te.
Per prima cosa ti copriremo di attenzioni e ti faremo sentire importante,al centro dell' universo.
Poi ti manderemo nelle migliori scuole e faremo in modo che tu abbia la possibilità di fare delle esperienze all'estero,
ti daremo tutte le possibilità di diventare importante,affermato, immensamente unico.
Saremo per te la risorsa, le spalle dove poggiare nei momenti di difficoltà e le difese nel caso non fossi in grado da solo.
Quando avrai terminato la tua istruzione , ti troveremo un lavoro, ti vestiremo a dovere e ti regaleremo una casa e un'auto.
Il giorno in cui ti troverai una brava ragazza che diventerà tua moglie verremo tutti i giorni a trovarti, accudiremo i nostri nipoti (almeno 2) come abbiamo fatto con te,saremo sempre presenti con i nostri consigli, per te e per lei. per tutti.
Non dovrai preoccuparti di niente, non ci saranno difficoltà, vedrai sarà tutto perfetto.
I TUOI DESIDERI SARANNO I NOSTRI…
Sarà magnifico.
Il tuo papà e la tua cara mamma.
Un bacio

20/08/11

Quel che ti aspetti



Non importa la luce del mattino
ne un letto candido
Non importano le ore attese
ne le conseguenze
non è niente più 
di quel che ti aspetti
anche se fosse per sempre
niente di più.
Per le impressioni
che portiamo per mano
sono solo spettri gentili
e bugiardi.

25/07/11

Verso Sera


Verso Sera
Succede sempre così,
Sempre verso sera,
Non riesco.
Ho bisogno di incrociarti
Per sbaglio.
Sempre verso sera,
La necessità vince  qualsiasi forza
Qualsiasi stanchezza
E tu eri lì, ti ho visto e mi sono detto, vorrei.
Vorrei che tu mi conoscessi, non fino in fondo,solo un po’.
 Abbastanza per avvicinarmi sicuro ,senza doveri,senza fantasmi
Con la  simpatia che accetta i difetti
e perde il giudizio
Verso Sera
Non ho soluzioni, sembra, ma non è così
Verso la nostra ricompensa
Che nessun incendio potrà rubare
Verso Sera


28/06/11

Non Idoneo



Io ci ho provato,dico davvero.
Mi sono messo lì davanti,non proprio con simpatia ma neanche il contrario.
Niente, non mi hanno voluto, risultato… non idoneo.
Non Idoneo? ma come?? Siete sicuri???
Ci dispiace ,non idoneo.
In compenso sono stato abbracciato con slancio.
Fatti una canna, fatti una riga,fatti qualcosa… No mi dispiace, vorrei ma non sono idoneo.
Lo hanno deciso loro, mica io.
Ero lì ,bello pronto, ero il porto verso sera. Ero la madre e pure il padre.
Non idoneo…si tolga e lasci il posto grazie, non intralci la fila. Si muova.
E allora mi piacciono le torte da tagliare, ci salterei dentro.
Mi piace il cemento non ancora solido,
la piramide non costruita,
e io posso decidere, la scelta.
Non mi piacciono le piastrelle rosa, soprattutto nei bagni.
Mi piace l’inchiostro, sia blu che nero. Meglio Blu.
Mi piace la Bic verde
Mi piacciono i taccuini di poesie
La carta bianca e la bella calligrafia, quella che non riesco.
Mi piace esagerare e trovare le parole nascoste in fondo ai bicchieri,
ma mi piace anche ritornare o comunque
avere sempre un buon motivo per non restare fuori..
Spigo


16/06/11

La possibilità di avere una possibilità.




Ma come? Com’è possibile? Mi avevano detto che l’impegno e il talento ti danno la possibilità di diventare quello per cui si è deciso di credere. Mi avevano pure detto che questo è il paese dove i marinai,gli inventori e i poeti possono stringere nelle mani i sogni e possono stringerli così forte che diventano veri…… E invece cosa siamo?
La realtà è che ci hanno fregato la possibilità di avere un possibilità.                              
La realtà è che ci siamo fregati tutto, fino in fondo e più in giù.                                                                               
La storiella del merito è buona solo per i sordi e per quanto riguarda la passione beh, la potete trovare giù al bar dei cinesi sotto casa alle prese con whisky e noccioline. (cinesi)                                                              
Ma cos’è un sogno quando diventa reale?che ne rimane? Forse l’idea, l’origine, la rabbia, no di certo la forza. E allora  meglio vivere in un paese incubatrice che genera figli stanchi e perfetti o piuttosto in uno che affama i desideri, minacciando la sterilità mentale?
Almeno contro la seconda si può lottare
Perché non è finita qua…anzi…abbiamo appena cominciato.
Spigo

30/05/11

MAGGIO 2011


Fare i conti, Fare i conti, Fare i conti
Con la paura di arrendersi
Con la completa responsabilità
Con la possibilità
Con dolore e con amore
Fare i conti, Fare i conti, Fare i conti
Con il giorno prima
Con il rifiuto
Con chi resta
Con l’esperienza
Fare i conti, Fare i Conti, Fare i conti
Con la Sfida
Con chi si riconosce
Con il silenzio
Con l’attesa
Con la memoria
Con i sentimenti
Con le ferite
Con se stessi
Con se stessi , con se stessi , con se stessi.

11/04/11

VENICE

E’ solo un momento
Non c’è fretta di arrivare
Ne di capire se questo
Sia proprio il centro
L’amore può credere in me?
la sostanza è un gioco
per quello che siamo
e per il coraggio che manca
vorresti dirmi
quanto sia stupido
restare fuori
con l’illusione
di non farsi male
ma io non ci sarò
la prossima volta
che te ne vai
la fortuna non si decide
non si chiede
ci usa

02/04/11

Ogni canzone (h)a (il) suo tempo!


Ci siamo! Abemus tempus... hemmm... si ok, il latino non è il mio forte. Ma la bella notizia è che abbiamo finalmente terminato la registrazione delle tracce di basso e batteria. Abbiamo dovuto recuperare i tempi delle canzoni perchè "qualcuno" non se li era segnati, però ce l'abbiamo fatta. Devo dire che una volta capita la tecnica, l'addetto alla macchina del tempo ed io, siamo stati abbastanza veloci nel registrare. Alla fine Spigo ha voluto che registrassimo solo noi due per primi ed aggiungere le chitarre in un secondo momento. Così avete più "tiro", è stato il suo commento.
Non lo so. Di sicuro so che non è stato facile per me concentrarmi sulle 4 corde e basta. Abbiamo dovuto analizzare, smembrare, smontare, rimontare e digerire ogni singola canzone. Personalmente mi sono resa conto di quanto sia importante per me avere le chitarre e la voce come riferimento. Contavo i giri ed ad un certo punto pensavo: "Oddio! ho perso il conto... dove sono? ci sarà il cambio qui? e D.? non mi guarda, vuol dire che c'è un altro giro? ...ascolta il click, ascolta il click!!!".
Ogni pensiero era buono per distrarsi e mandare tutto all'aria.
E quel maledetto click! Non è così semplice starci dietro. non perchè non abbia il senso del tempo, ma perchè ti distrae. Arrivavo ad un certo punto che toglievo le cuffie seguivo la batteria, solo la batteria.
Ad ogni modo, ci siamo!
Con mezza canzone al giorno, siamo arrivati alla fine. Ora sta a Spigo e D.guitar  registrare le loro parti.
Penso che comunque D. ed io parteciperemo alle loro registrazioni, se non altro, per evitare che Spigo uccida una volta per tutte D.guitar! Non fraintendete: si vogliono bene e si stimano, però ormai lo minaccia da così tanto tempo che cominciamo a credere che prima o poi lo soffocherà sul serio!!!
Non vedo l'ora di poter sentire il risultato finale... abbiamo in mente anche qualche collaborazione con un folle violinista. staremo  a vedere.
Riusciranno i nostri eroi a terminare la loro prima fatica? Lo scopriremo nelle prossime puntate.

10/03/11

DOMENICA MATTINA

LEI HA DEL VELENO
LO HA TENUTO
DA PARTE PER ME

PENSAVA DI FARCELA
DI SENTIRSI BENE
COME PRIMA

MA QUANDO MI VEDE
VORREBBE FARMI FUORI
FARMI MALE

IO LA VEDO VOLENTIERI
PERCHE’ OGNI VOLTA
MI INCHIODA AL MURO

STRISCIANO LE PAROLE
ARRIVANO DURE
AFFILATE

LEI E’ FERITA
PERCHE’ IO ME NE FREGO
E NON TORNO

MA IO SONO MIO
DALLA MIA PARTE
E NON MI TRADIRO’

UNA VOLTA HO CREDUTO
ALLA DOMENICA MATTINA
A QUALCUNO  CHE TI ASPETTA

C’E’ UNA FUGA PREZIOSA
SCOVATA ALL’ULTIMO
DA APPLAUSI

LEI VORREBBE
ATTRAVERSARE LA NOTTE
MA E’ TROPPO

TROPPO ORGOGLIOSA
PER DIRLO
PER PIANGERCI  SU




05/03/11

3, 2, 1... REC!!!

L' avventura è iniziata!
Ci siamo murati vivi in sala prove per registrare finalmente il tanto atteso cd. Atteso da chi? Da noi prima di tutto.  Personalmente sono un po stufa di sentirmi chiedere "oh, ma quando registrate un cd, così ti posso sentire suonare?"... Vieni ai concerti Stronzo! e scusate il francesismo.
Questo il resoconto della prima sessione di registrazione:
un numero indefinito di tracce sbagliate da cancellare (numero che varia da 10 a ventordici!);
un chitarrista che si è preso una valanga di insulti per non aver premuto il comando "play e rec" prima della traccia (ovviamente) perfetta;
un' addetto alla macchina del tempo che si è preso altrettanti insulti per averci interrotti ogni volta che non si andava in sincrono col "click";
una bassista demoralizzata dopo aver scoperto che non si ricorda i pezzi se non c'è il leader che canta;
una chitarra che per disperazione ha tentato il suicidio sganciandosi dalla tracolla di Spigo ma che, haimè, anzi, hai lui, è atterrata sul suo piede;
e per finire, appunto, un piede infortunato e mille bestemmie trattenute dal dolorante Spigo!
Risultato della serata: abbiamo riso come dei pazzi, ci siamo insultati a vicenda (sempre con tanto affetto), ci siamo fatti del male (anche moralmente) e non abbiamo ancora nessuna traccia buona.
Direi che è stato un successo!!!
Sarà dura, si. Ma sarà comunque un'esperienza che ricorderemo con orgoglio per tutta la vita.
Una cosa da raccontare ai nipotini, insomma, quando saremo vecchi e decrepiti ^_^
Questa sera ci rifaremo... comincia la seconda sessione in studio e registrazione.
Ho come l'impressione che ne vedremo delle belle. Questo cd sarà una piccola sfida che vinceremo sicuramente. Come ogni bel progetto, va metabolizzato, digerito e... partorito!

20/02/11

...come una fenice, dalle ceneri...

Come una fenice, il progetto spigo è risorto dalle ceneri.
Il vecchio Spigo con le sue luci stanche (il titolo del vecchio album) non esiste più. Un pezzetto alla volta, come un puzzle, nuove luci si sono cercate, trovate e unite a formare quello che ora è per me uno dei progetti più belli ed intensi a cui abbia mai partecipato.
Non parlerò del vecchio Spigo, anche perchè non ne facevo parte. Parlerò, invece di come questo progetto si sta insinuando nelle nostre vite di "nuoveluci" e di come ci stia mettendo radici... e che radici!
Quando il buon vecchio (si fa per dire) S. mi ha chiamata per rendermi partecipe delle sue nuove idee, mi sono sentita onorata. Un ascolto veloce alle bozze e subito ho capito che c'era tanto da cui poter trarre ispirazione e tanto da plasmare per far uscire dei pezzi di tutto rispetto. in realtà il lavoro è stato più facile del previsto dato che le canzoni erano praticamente già fatte: partorite e nate con un significato ben preciso. già con il loro bel caratterino. sono bastate delle smussatine di qua, qualche nota in più di là...
Ho amato fin da subito il modo diretto ma mai scontato di scrivere di S. Era (ed è tutt'ora) capace di trasmetter con poche parole un'emozione e tante immagini. E' stato quasi per gioco che ho proposto, come batterista, un amico. Ma abitava distante... mai avrei pensato che i due avessero accettato di provare insieme. D. per la distanza, S. perchè si sarebbe dovuto fidare di me. non che lui non abbia fiducia nel mio giudizio... ma so con certezza quanto esigente può essere, soprattutto verso la sua musica.
Con mia sorpresa (ma neanche tanta) è stato amore a primo ascolto tra i due: avevamo il nostro addetto alla macchina del tempo!
Dopo le prime prove e le prime incertezze è arrivato D. stavolta voluto da S. E qui le perplessità sono state le mie. Ma la fiducia nell'intuito di S. ha avuto la meglio e mi sono resa conto col passare del tempo che c'era lo spirito giusto in quel chitarrista! Il gruppo è stato così formato. Abbiamo cominciato a lavorare insieme ai pezzi di S. e si è capito subito che c'era intesa tra di noi.
Ma qualcosa mancava... volevamo dare ai pezzi un'aria più eterea e meno aggressiva rispetto a quelli dell'album precedente. Volevamo sembrare quasi un'acustico. Ci voleva un pianoforte.
Non so da dove sia spuntata fuori.... forse da sotto un cavolo, come le fate! credo fosse amica di un amico di Simone, ma... eccola! F. è arrivata con i suoi 19 anni ed un diploma di conservatorio praticamente in tasca, ad allietare le nostre orecchie con i suoi tasti. Tutti eh?! sia i bianche che i neri :)
Una ventata di aria fresca.
La cosa che mi rende ancor più felice del trovarmi in questo gruppo è l'aspetto umano. Quando sono in quella stanza a suonare con i miei nuovi e vecchi amici, mi sento al posto giusto e nel momento giusto. E' una sensazione troppo strana per poterla descrivere, ma una cosa è certa: non cambierei un solo elemento di questa band e soprattutto posso dirmi orgogliosa di farne parte.
Così sono nati "Spigo e le Nuoveluci".

M., D., D., S.. Manca F., ma non mancheranno occasioni per fare altre foto...
...presto.

15/02/11

SPIGO E LE NUOVE LUCI

IL GIORNO 11/02/2011 E' INIZIATO UN NUOVO PROGETTO. QUESTO BLOG NE FA PARTE. BUONA LETTURA!