19/10/11

I Due Corvi



Il vecchio era paonazzo in viso, seduto sotto al portico dell’osteria  Due Corvi  stringeva in mano il calice di vino bianco e raccontava al compare più giovane il pomeriggio trascorso. Non si capiva bene chi dei due fosse più sbronzo, forse il più giovane che a giudicare da come fumava e dai silenzi  era chiaramente più segnato.
Te lo dico io com’è!  Fanno Schifo. Ecco cosa . Schifo….Li ho visti bene oggi seduti  al monumento di  San Clemente ,con tutte quelle piccole scimmie attorno, non si fermano mai,come animali ,muoiono di fame ma riempiono comunque le nostre strade,le piazze ,i bar… un giorno saremo sommersi  da questa gente…
Mi dai d’accendere?
Si ecco, ma comunque  fanno schifo, e il prete gli dà le case per vivere , e li tiene dentro  gratis, e noi siamo gli ultimi e ci trattano come cani bastardi.  Cani Bastardi. Preti  Bastardi.
Un ‘altro giro? Che vuoi tu? Come prima?
Lo stesso di prima va bene...ma vado a pisciare.
Prima di alzarsi tracannò il mezzo calice rimasto e aspirò profondamente la sigaretta fino al filtro,poi con lentezza si avvicinò alla porta d’entrata ,sfilò davanti al bancone e sparì dietro l’angolo.
Il bancone dell’osteria dava su una finestra  aperta sotto il portico dove i clienti fissi ordinavano  ai baristi direttamente senza entrare dalla porta, così dalla fila di poltrone di legno recuperate in chissà quale cinema e sistemate al lato opposto della finestra il compare più giovane sempre più inghiottito dal vino chiamò:
Maria, Mariaaaa! Porta altri 2 bicchieri di bianco ,come quelli di prima.
Dopo qualche secondo comparve Maria, una bellissima figlia dell’est scappata da casa sua appena in tempo …., gli occhi di ghiaccio tradivano un’intima desolazione,  come chi ne  ha già passate abbastanza.  In ogni caso aveva imparato a fingere  bene,  mostrava sempre un sorriso allegro e cordiale ma con un minimo di attenzione si poteva capire bene che tradiva solo una difesa,estrema come la sua fuga.
Eccomi, arrivo arrivo..altri due? Come Prima? Va bene.
Nel frattempo il vecchio era tornato al suo posto e dopo aver acceso un’altra sigaretta riprese.
Le ho trattate bene io, e in cambio che ho avuto? Niente, solo niente.Mi hanno lasciato solo, se ne sono andate senza voltarsi, la casa vuota mi hanno lasciato e perché?Perchè qualche volta le ho messe in riga? Ho fatto vedere io chi comanda a casa mia. Dovrebbero dire solo grazie, ingrate schifose, serpi in seno…ecco cosa . Solo Serpi in seno.
Maria tornò con un vassoio e due calici di Pinot Grigio e li consegnò ai due, il tramonto investiva di rosso il portico e invitava la sera a condurre, ci fu qualche minuto di silenzio,la rabbia sembrò sparire, il vecchio pensò  alla cucina vuota che avrebbe trovato al ritorno , alle stanze desolate senza luce. Stava meglio lì dov’era,in ostaggio del vino in compagnia di uno  di cui neanche sapeva il nome, ma tutto sommato stava meglio lì.
Alzò il gomito, svuotò il bicchiere e ordinò ancora . Per due.

03/10/11

Un Giorno Buono per...


Non sei abile a schivare i colpi della vita,
sei solo un ingenuo.
Pensavi veramente di avere qualche talento superiore?
Pensavi che te la saresti cavata con poco vero?
Sbagliato! Sbagliato di grosso! Fai ridere.
Aspetti il giorno buono ma il giorno buono non arriva mai
e intanto cominci a svuotare il cuore
e la testa ti si riempie di trappole e fucili scarichi,
corri verso la via d’uscita ma ti accorgi di essere
in una gabbia più grande, più silenziosa e penosa.
Dove siamo? E perché? Perché non siamo gli stessi?  
Io ti credevo.
E’ Semplice, è solo che non si può,
non funziona così e non sappiamo come ma,
in qualche modo ormai siamo qua.
Non hai dormito stanotte,
ne ieri notte e la notte prima e sei stanco e pieno di speranza,
basterebbe un sorriso per farti  tirare il fiato.
 Mi fai dimenticare le attese ,mi fai scordare la strada che avevo segnato,
quella giusta, sempre,
e per quanto ti  concedi vuoi la tua parte,
dopotutto e comunque.
Lo so che farai  le valigie quando meno me lo aspetto  
e resterà  il letto vuoto  la mattina presto,
ti scorderai di essere stata qui,
come la stagione che viene, come chi non ci crede.
Questa è la tua rivincita,presa per un filo e messa al sicuro.
Nessuno ti porterà più via
se non sei tu .

(Il dipinto "La stanza Vuota - Metamorfosi in gatto"  è di Beatrice Roberti. http://www.beatriceroberti.com/)